“Noi, i ragazzi”. Al Parco dei Moreri di Silea (Treviso) sabato 16 novembre alle 20.30 andrà in scena la riflessione scenica sull’adolescenza ispirata al celebre libro “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” di Christiane F. e declinata al presente. Si tratta di un appuntamento realizzato da Spazio T-Lab, in collaborazione con l’associazione Auser Polaris e Uisp Treviso - Belluno e con il patrocinio del Comune di Silea.
La rappresentazione, che ha visto la luce la scorsa estate dopo un anno di lavoro della regista Annalisa Lovat e di un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 18 anni che frequentano i corsi di teatro dello Spazio T-Lab di Conegliano, prova a dare risposta alla domanda “Chi sono gli adolescenti di oggi, tanto giudicati, tanto temuti, tanto biasimati?” e indaga i grandi temi delle relazioni, dei conflitti e delle fragilità, senza dimenticare la problematica delle dipendenze, in una dinamica di confronto tra ieri e oggi. La performance giunge a Silea dopo aver debuttato a Santa Lucia di Piave lo 28 settembre ed essere stata riproposta a San Vendemiano il 6 novembre.
"Non si tratta di una trasposizione di “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” – spiega Annalisa Lovat – bensì di una riflessione scenica che si articola in una serie di quadri di vita vera e vissuta. Tra questi si aggira la protagonista, la giovane Christiane, che inizialmente osserva e poi dialoga con i giovani di oggi. Christiane mette a confronto la realtà degli anni Settanta e quella odierna, avviando con i ragazzi un approfondimento sul tema delle relazioni". Lo spettacolo è a ingresso libero.
"Il Comune di Silea è in prima linea nell’affrontare la questione del disagio giovanile e la scorsa estate ha avviato un confronto allargato coinvolgendo tutte le agenzie educative del territorio – aggiunge l’assessore alle politiche sociali Francesco Biasin – Accogliere e sostenere occasioni di incontro e riflessione, anche ricorrendo a linguaggi non convenzionali come quello del teatro, è un modo per mantenere alta l’attenzione su un tema che va compreso e gestito da tutta la comunità nel suo insieme". (Fonte: IlGazzettino.it)